AITC Associazione Italiana Tumori Cerebrali

Claudia 2

Ciao a tutti, eccomi di nuovo qui, sono Claudia quella che vi ha scritto a
gennaio parlando di suo marito Roberto e di cui avete gentilmente
pubblicato la storia.
Volevo scrivere dicendo innanzitutto che oggi a distanza di altri sei mesi
non pensavo di poterVi scrivere e soprattutto di dirVi che mio marito
Roberto, al quale avevano dato dai 3 ai sei mesi di vita, a causa del
glioblastoma multiforme di4 grado, ha raggiunto un anno contro ogni
aspettativa.

Roberto, naturalmente continua a lottare con il suo male, ma lui è persino
migliorato in questi ultimi mesi.
I medici sono stupiti di questo risultato così anomalo, di vederlo tornare
a fare qualche passo, ad essere più lucido e cosciente, ad essere molto
attento a quello che lo circonda, persino il suo aspetto è migliorato.
Mi hanno detto che lui trae beneficio, in parte, perchè abbiamo deciso di
sospendere da ormai tre mesi il Temodal dopo circa un anno che lo prendeva
e ora continuiamo con solo il cortisone 8 mg, , la melatonina, il
gardenale per le crisi epilettiche (abbiamo dovuto sostituire il tolep per
motivi di allergia al farmaco curandolo con dosi di cortisone a 34
mg). Curiamo molto anche la sua alimentazione e controlliamo i suoi valori
ogni 15-20 gg. (ferro,potassio,sodio etc)

Ecco volevo dirVi che anche nella peggiore delle ipotesi, quando ti sembra
di toccare il fondo, c’è sempre una speranza e questa deve essere la nostra
forza. Perche’ io e mio figlio amiamo molto Roberto e nel cambiare la
nostra vita e nel dover accettare questa tristissima realtà , abbiamo
capito che non bisogna arrendersi, che dobbiamo ascoltare oltre che i
medici, anche il nostro cuore e di calmare la nostra disperazione, vivere
ogni giorno pensando che sia un giorno positivo e di godere comunque anche
delle gioie altrui. Sono convinta che questa è stata la forza e lo è ancora
anche per Roberto di non mollare, nonostante questo male ti inviti a farlo
perchè ti toglie la voglia di fare, perchè sei sempre più stanco.

Un noto neurochirurgo di Reggio Emilia, per me una persona come poche che
non finiro’ mai di ringraziare per avermi aiutato a prendere tante
decisioni importanti, dicevo, anche se mi ha sempre presentato la cruda
realtà e quindi senza illusioni, mi ha insegnato che anche noi possiamo
fare qualcosa e quel qualcosa può fare la differenza, e cioè considerare la
qualità di vita,la dignità di una persona .
Anche se con mille difficoltà abbiamo impostato la nostra vita cercando di
farlo felice, di circondarlo oltre che del nostro affetto, anche di quello
dei tanti amici, cercando di ridere anche quando avremmo voluto piangere o
urlare chiedendoti perche’???? Ormai la nostra casa è diventata la meta
degli amici e una tappa obbligatoria settimanale per il caffè o per la
pizza.

Ebbene giorno dopo giorno, anche se con una ferita nel cuore, stiamo
andando avanti!

forza e coraggio a tutti!!!!